E’ tempo di pensare al versamento della seconda rata dell’Imu 2020, in scadenza il 16 dicembre. La buona notizia è che la platea degli “esonerati” a seguito dell’emergenza da Covid si allarga.
SOGGETTI CHE NON DEVONO PAGARE LA SECONDA RATA IMU. Il decreto Agosto ha previsto una serie di esoneri per il versamento della seconda rata Imu, alcuni dei quali sono a completamento di quanto già disposto per la rata di giugno, mentre altri riguardano categorie economiche non ancora interessate da provvedimenti di questo tipo.
Sono stati esentati dal versamento della rata di dicembre gli immobili:
– adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
– alberghi e pensioni con fine di lucro e relative pertinenze (vale anche per la prima rata di giugno, sebbene non fosse stato previsto invece nel decreto Rilancio); agriturismi; villaggi turistici; ostelli della gioventù; rifugi di montagna; colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni; case e appartamenti per vacanze; bed & breakfast; residence e campeggi;
– locali in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni.
La condizione, che è sempre presente in tutte le disposizioni di cui si parla, è che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività esercitate. Fanno solamente eccezione gli immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali, già stati interessati da una norma agevolativa di pari tenore in occasione del versamento del primo acconto. Queste attività, pertanto, per il 2020 non devono alcuna imposta.
Il decreto Agosto ha anche previsto nuove esclusioni, però, questa volta, con effetto solo sulla seconda rata.
In particolare, sono interessati gli immobili:
– destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli;
– destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili.
Da segnalare anche che, per gli immobili di categoria D3 appena citati, l’esenzione si applicherà anche nel 2021 e 2022, salvo approvazione Ue.
Inoltre, con un’altra disposizione, sempre contenuta nel decreto Agosto (art. 78 bis) è stato previsto che, ai fini Imu, si considerano coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali anche i pensionati che, continuando a svolgere attività in agricoltura, mantengono l’iscrizione nella relativa gestione previdenziale agricola.
L’esonero del versamento dell’Imu si applica a prescindere dalla collocazione territoriale dell’attività: quindi sia essa si trovi in zona rossa, arancione o gialla. Anche in questo caso, l’agevolazione spetta a condizione che il proprietario sia gestore delle attività esercitate negli immobili medesimi.