Avranno, per tutto il 2023, accesso prioritaria agli incentivi per il rafforzamento patrimoniale, agli accordi per l’innovazione e ai contratti di sviluppo: si tratta delle imprese soggette alla cosiddetta disciplina “Golden Power”, incanalate in una corsia preferenziale a beneficio dell’interesse nazionale.
A stabilirlo è la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della Legge 10-2023 di conversione del decreto legge recante Misure urgenti a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici, che annovera una corsia economica preferenziale a determinate tipologie di attività di impresa, oltre a dettare alcune disposizioni per le imprese del settore idrocarburi e per la fibra ottica.
LA GOLDEN POWER. Dal sito Camera.it: “Per mezzo del decreto-legge n. 21 del 2012 sono stati ridefiniti, anche mediante il rinvio ad atti di normazione secondaria (Dpcm), l’ambito oggettivo e soggettivo, la tipologia, le condizioni e le procedure di esercizio da parte dello Stato (in particolare, del Governo) dei poteri speciali. Si tratta, in particolare, di poteri esercitabili nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché di taluni ambiti di attività definiti di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti e delle comunicazioni.
Per poteri speciali (golden power) si intendono, tra gli altri, la facoltà di dettare specifiche condizioni all’acquisito di partecipazioni, di porre il veto all’adozione di determinate delibere societarie e di opporsi all’acquisto di partecipazioni. L’obiettivo del provvedimento è di rendere compatibile con il diritto europeo la disciplina nazionale dei poteri speciali del Governo, che si ricollega agli istituti della “golden share” e “action spécifique” – previsti rispettivamente nell’ordinamento inglese e francese – e che in passato era già stata oggetto di censure sollevate dalla Commissione europea e di una pronuncia di condanna da parte della Corte di giustizia UE”.
Dunque, la Golden Power riguarda, in via esclusiva, solo i settori della difesa e della sicurezza nazionale, congiuntamente ad ambiti di attività definiti di rilevanza strategica nei settori dell’energia, dei trasporti, delle comunicazioni e negli ulteriori settori da individuare con norme regolamentari.
Specifici poteri sono stati introdotti anche con riferimento alle operazioni che incidono sulle reti di telecomunicazione elettronica a banda larga con tecnologia 5G, cioè di quinta generazione.
A tali imprese, come già detto sopra, viene adesso riconosciuta la possibilità di accedere, in via prioritaria, al Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività di impresa; al Patrimonio Rilancio gestito da Cassa Depositi e Prestiti; ai contratti di sviluppo ed agli accordi per l’innovazione.
Sarà il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) a valutare la sussistenza dei presupposti per rivendicare l’agevolazione, mentre a fare richiesta di accesso al canale preferenziale deve essere la stessa impresa.