Quando domanda e offerta si incontrano nasce un mercato. Come quello emergente del “Tourism Digital Hub”, il portale governativo finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che vuole unire la domanda turistica verso l’Italia con l’offerta ricettiva del Belpaese.
Per fare parte del portale occorre che operatori turistici di strutture ricettive si facciano avanti, richiedendo al Ministero del turismo l’inserimento nell’infrastruttura digitale, animata da modelli di intelligenza artificiale preposti all’analisi dei dati e dei servizi digitali di base, a beneficio di turisti e, soprattutto, degli operatori stessi del settore.
IL PORTALE. Il “Tourism Digital Hub” è, in senso stretto, un hub del turismo digitale, ma funziona come un’impresa con tanto di soggetti beneficiari di obiettivi e finalità, comportandosi come un ecosistema turistico integrato, composto da operatori turistici, imprese, stakeholders istituzionali, al fine di supportare la scelta del turista nella pianificazione della destinazione e del viaggio.
A beneficiare, infatti, del portale sono più soggetti: turisti; Piccole e medie imprese; star-up; associazioni; operatori del turismo; amministrazioni locali, regionale e centrali.
LE LINEE DI INTERVENTO DEL PROGETTO. Sono tre e, come si evince dal sito del Ministero del turismo (www.ministeroturismo.gov.it) sono così ripartite:
- ottimizzazione del portale Italia.it promosso da ENIT, migliorandone l’interfaccia utente, integrandolo con fonti di dati aggiuntive, ampliandone il portafoglio servizi a disposizione del turista (ad es. assistenza e informazioni sanitarie) e delle professioni turistiche (guide e accompagnatori turistici);
- adozione di modelli di intelligenza artificiale per analizzare i dati sui flussi turistici in aree di maggiore e minore interesse;
- sviluppo di un sistema informativo per la promozione e gestione delle attività turistiche, un supporto all’adozione e formazione a beneficio degli operatori turistici di piccole e medie dimensioni. I risultati attesi intendono rafforzare gli operatori più deboli nella sfida della trasformazione digitale supportandoli nell’espansione e nel potenziamento della qualità dei servizi erogati.