I crediti di imposta relativi alla misura Transizione 4.0 vanno in stand-by. Andando alla pratica, la sospensione momentanea da parte dell’Agenzia delle Entrate comporta la sospensione momentanea dell’uso di questi crediti, a seguito dell’attuale assenza dell’atto che dovrà disciplinare le modalità di comunicazione preventiva dell’ammontare complessivo degli investimenti “Transizione 4.0” che dovranno essere espletate dalle aziende che intendono usufruirne.

Nello specifico, si tratta della risoluzione n.19/E emessa dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 12 aprile 2024, con la quale ha disposto che richiama i dettami dell’art. 6 del decreto legge 29 marzo 2024, n.39 con cui il Legislatore dispone che «ai fini della fruizione dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi (…) e dei crediti d’imposta per investimenti in attività  di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica (…) ivi incluse le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica(…), le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione.

Va precisato che la comunicazione telematica di completamento degli investimenti è effettuata anche per gli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge. Ma per rendere tutto questo operativo, si resta comunque in attesa del Ministero delle imprese e del made in Italy, che ha appunto il compito di emettere il decreto direttoriale contenente tutte le modalità necessarie per sbloccare l’attuale situazione di empasse.

 

 

Fonte: Agenzia delle Entrate.
Foto: Luis Villasmil su Unsplash.

 

Homepage > Notizie > Notizie > Transizione 4.0: codici tributo in stand by