28.09.21

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Tutela biodiversità e zootecnia: al via il bando del Mipaaf

Via libera ai contributi per lo svolgimento dei programmi genetici e di salvaguardia della biodiversità in zootecnia: è da poche ore in Gazzetta ufficiale il decreto del 9 agosto 2021 con tutti i dettagli dei criteri di accesso alla misura.

Ad essere finanziati sono sia programmi genetici con scopo di miglioramento, conservazione o salvaguardia della biodiversità animale ad interesse zootecnico sia la tenuta degli albi apistici nazionali e la realizzazione di attività di supporto al miglioramento genetico del bestiame tra gli organismi che operano nell’ambito delle produzioni animali nei diversi Paesi membri dell’Unione Europea.

SOGGETTI BENEFICIARI DEI CONTRIBUTI. L’elenco dei soggetti beneficiari è ampio, ma molto specifico. Possono accedere alle agevolazioni, infatti, gli Enti selezionatori, ufficialmente riconosciuti ed abilitati alla gestione dei programmi genetici, le Associazioni di allevatori, gli Enti che detengono gli Albi apistici nazionali riconosciuti dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, quelli che operano nelle attività volte a migliorare la conoscenza e la diffusione dei risultati della ricerca nell’allevamento di animali domestici svolte nell’ambito dell’European federation for animal science o EAAP e quelli deputati all’effettuazione di analisi sulle partite di materiale seminale congelato bovino e bufalino a qualsiasi titolo distribuito.

COSA È FINANZIABILE? I programmi devono assicurare la rispondenza alle esigenze della programmazione agricola nazionale e comunitaria e, oltre a perseguire una serie di target specifici per le diverse specie e razze di interesse zootecnico, devono essere indirizzati al raggiungimento nel medio periodo di specifici obiettivi prioritari. Devono, quindi, migliorare le performance delle diverse specie e razze di interesse nazionale; tutelare la biodiversità con la conservazione delle popolazioni animali di interesse nazionale e locale a rischio di estinzione o a limitata diffusione; prolungare la carriera riproduttiva dei capi allevati; migliorare le condizioni di benessere e salute degli animali e ridurre le emissioni nell’ambiente.

I contributi ministeriali sono concessi fino a un massimo del 90% della spesa ammessa per le attività ordinarie di tenuta dei libri genealogici e del 70% per le attività di valutazione genetica del bestiame. L’intensità può essere elevabile al 95% nel caso di programmi relativi alla tenuta di libri genealogici della specie cunicola, programmi relativi alla tenuta degli albi apistici nazionali, attività di supporto al miglioramento genetico del bestiame, nonché attività degli enti di certificazione del seme. Inoltre, è possibile finanziare al 100% l’attività di gestione dell’albo dei suini ibridi in quanto attività delegata dal Mipaaf all’Associazione nazionale allevatori suini (ANAS).

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