Per incentivare lo sviluppo ecosostenibile delle imprese ed anche incentivare privati e non a rimodulare i propri bisogni sulla scia della rinnovabilità, già nel 2021 il Governò introdusse la misura del Bonus acqua potabile.
Si tratta di un credito d’imposta al 50% previsto dalla Legge di Bilancio 2021 e spendibile in caso di acquisti di sistemi utili a migliorare la qualità dell’acqua da bere in casa o in azienda. In questo modo, si tende a ridurre, di conseguenza, il consumo di contenitori di plastica.
Dal 2021 al 2023 il passo è breve: anche quest’anno, infatti, il Governo ha prorogato l’agevolazione, facendovi rientrare le spese sostenute e da sostenere entro il 31 dicembre 2023.
C’è anche una novità di non poco conto: sarà possibile includere nei costi di agevolazione quelli sostenuti per il miglioramento dei sistemi esistenti di filtraggio dell’acqua, oltre l’acquisto di sistemi di raffreddamento, mineralizzazione, addizione di anidride carbonica alimentare finalizzati a migliorare le acque destinate al consumo.
Questo permetterà alle aziende produttrici e rivenditrici dei sistemi di purificazione delle acque di incrementare la produzione in funzione di un maggiore business, soprattutto se si pensa che sarà possibile inviare domanda di accesso al credito nel corso del 2024, secondo specifica finestra temporale.
Come previsto negli anni passati, l’importo complessivo del bonus spettante per ciascun contribuente non può superare il limite di 1.000 euro per le persone fisiche, per ciascuna unità immobiliare, e di 5.000 euro per gli immobili adibiti ad attività commerciale o istituzionale.
Attenzione: il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento tracciabili, quindi diversi dai contanti.