Si torna a parlare di transizione green delle piccole e medie imprese italiane. Ieri abbiamo scritto dell’ok da parte del Governo alla Riserva speciale del Fondo di garanzia dedicato alla causa. In questo contributo, invece, presentiamo “Net Zero” e “Rinnovabili e batterie”, cioè agevolazioni volte a finanziare programmi di sviluppo per la transizione ecologica.
Le Pmi, infatti, da giovedì 27 giugno possono presentare domanda al Ministero delle imprese e del made in Italy di richiesta di incentivi volti, anche in questo caso, a dare una spinta allo sviluppo del Paese, secondo la direttiva “madre” della sostenibilità ambientale.
Nell’ambito di operatività delineato dal decreto emanato dal Dipartimento per le politiche per le imprese facente capo al Mimit, viene destinato un importo non inferiore ad oltre 300 milioni di euro ai programmi di sviluppo concernenti le tecnologie fotovoltaiche e quelle dell’industria eolica e un importo non inferiore a 200 milioni di euro destinato ai programmi di sviluppo concernenti il settore delle batterie.
L’art. 3 del decreto in questione enuncia quelli che sono i programmi di sviluppo ammissibili. I Contratti di sviluppo, infatti, devono avere ad oggetto la realizzazione, su iniziativa di una o più imprese, di un programma di sviluppo industriale o di un programma di sviluppo per la tutela ambientale, per la cui realizzazione sono necessari uno o più progetti di investimento, ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra di loro in ottica di rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica.
Si intendono dispostivi utili per la transizione ecologica le batterie, i pannelli solari, le turbine eoliche, le pompe di calore, gli elettrolizzatori ed anche i dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.
Fonte: Mimit.gov.it
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