Recovery, bonus e ristori: sono diversi i dossier sul tavolo di Draghi, impegnato in queste ore nella formazione del nuovo Governo, in vista degli obiettivi, che passano anche dall’estensione della campagna vaccinale al dare risposte ai problemi quotidiani, per finire al rilancio del Paese, con uno sguardo attento alle nuove generazioni e alla coesione sociale.
Per affrontare questi “mostri”, Draghi ha ricordato come l’Italia abbia ancora a disposizione le risorse straordinarie garantite dall’Unione Europea. Una strada da spianare, per cui si rende necessario inserire tra le priorità la rielaborazione del Recovery Plan.
A CHE PUNTO E’ IL DECRETO RISTORI 5? Risulta paralizzato dalla crisi di Governo e, quindi, non appena si riuscirà a tirare le somme di questo delicato periodo storico, occorrerà sbloccare i 32 miliardi previsti dall’ultimo scostamento di bilancio, che Palazzo Chigi intendeva utilizzare per sbloccare i contributi a fondo perduto. Un ulteriore rallentamento dei ristori porterebbe cattive notizie per imprese, professionisti e lavoratori.
E LA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI? Le previsioni per la messa a punto indicavano fine marzo, e cioè contestualmente allo sblocco dei licenziamenti. Tuttavia, potrebbe essere rinviata alla prossima manovra. Occhio vigile anche sulla riforma delle pensioni, in vista della scadenza di quota 100.
E LA LEGGE DI BILANCIO 2021? Molti dei provvedimenti inseriti nella Legge di bilancio 2021 non sono entrati automaticamente in vigore, ma sono ancora legati all’emanazione di decreti attuativi, dal bonus idrico o rubinetti al kit digitalizzazione, passando per il bonus per l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive. Provvedimenti che subiranno di certo un rallentamento, alla stregua dell’assegno unico, che è ancora in cantiere,e cioè dell’aiuto alle famiglie per ciascun figlio dal settimo mese di gravidanza al ventunesimo anno di età.