30.04.21

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Superbonus: in arrivo decreto di maggio con proroga al 2023

E’ ufficiale: il Governo sta lavorando intensamente a un nuovo decreto legge, atteso a maggio, con cui interviene sul Superbonus, estendendolo al 2023 e semplificando la misura.

In quella che, finora, è una bozza, la durata temporale iniziale, prevista al 30 giugno 2022, dovrebbe adesso slittare a dicembre 2023, mentre la platea dei beneficiari si estende agli hotel e gli interventi finanziabili agli impianti termici non fissi, cioè qualsiasi apparecchio, anche non fisso, finalizzato alla climatizzazione invernale degli ambienti, in considerazione della mancanza di impianti termici fissi in molte abitazioni italiane.

Novità in arrivo anche per il rilascio dello “stato legittimo” dell’immobile richiesto per l’ammissione dei singoli interventi di riqualificazione energetica al superbonus.

Come spiega infatti la relazione illustrativa del nuovo dL, «una delle principali difficoltà sottese alla realizzazione degli interventi di riqualificazione sembra doversi ricondurre alla condizione degli edifici plurifamiliari che, non di rado, presentano situazioni di irregolarità urbanistica: nell’attuale architettura dell’art. 119, è, di fatto, sufficiente che l’irregolarità insista su una singola unità immobiliare perché venga impedito, a tutte le altre, di acquisire la certificazione di “stato legittimo”».

Ecco, dunque, che il decreto propone di «modificare le disposizioni rilevanti dell’articolo, al fine che sia consentito il rilascio dello stato legittimo con riferimento alla singola unità abitativa, in modo che – ai fini dell’accesso all’incentivo – non vengano considerati eventuali abusi interni o esterni di unità abitative che compongono l’edificio plurifamiliare».

CONDONO EDILIZIO: PERCHE’ TORNA A PARLARSENE. Poiché il condono edilizio è necessario per l’asseverazione di “stato legittimo” dell’immobile e, dunque, per l’accesso al Superbonus, il decreto prevede anche che “in presenza di domande di condono edilizio ancora inesitatesi possa accedere comunque al Superbonus “previa asseverazione giurata (…) circa la sussistenza dei requisiti” per “ottenere un positivo riscontro” da parte delle amministrazioni comunali, emessa dal tecnico che aveva predisposto la domanda di sanatoria. “In caso di definitivo rigetto della istanza di condono edilizio”, prosegue però il testo, le “agevolazioni eventualmente già erogate” saranno revocate.

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