Il 16 giugno scatta la consueta scadenza fiscale per il pagamento dell’acconto Imu: dopo due anni di pandemia, con relative agevolazioni e aiuti anti Covid, da quest’anno si torna alla normalità.

Non mancano, tuttavia, alcune novità come il pagamento dell’Imu per coniugi con residenza in Comuni diversi: devono scegliere quale prima casa rendere esente ai fini Imu, non solo nello stesso Comune , dunque, ma anche in quelli diversi.

SOGGETTI PAGANTI. La prima rata della nuova Imu, che ha incamerato le aliquote Tasi dopo l’abolizione della tariffa unica su servizi indivisibili, è dovuta dai titolari di diritti di proprietà o di altro diritto reale di godimento, ma anche dai concessionari di aree demaniali e dai locatari di immobili in leasing. Dunque, sono passivi d’imposta fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.

ESENZIONI 2022. Si applica ai fabbricati merce destinati dall’impresa costruttrice alla vendita e sugli immobili della categoria catastale D/3 (cinema, teatri, sale per concerti e spettacoli) se i proprietari sono anche gestori delle attività esercitate.

Valgono ancora le consuete esenzioni Imu sulla prima casa non di lusso e relative pertinenze; tutti gli immobili assimilati all’abitazione principale; gli alloggi sociali; la casa familiare assegnata al genitore affidatario dei figli; il solo immobile non locato posseduto dalle Forze dell’Ordine.

LA NUOVA REGOLA IMU 2022 SULLA PRIMA CASA. Con il cambiamento della definizione di abitazione principale contenuta nel comma 741, lettera b della legge 160/2019 (Manovra 2020), ricordiamo che, ai fini dell’esenzione IMU, si fa riferimento all’immobile nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Non c’è più alcun rifermento ad immobili diversi nello stesso Comune.

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