08.06.22

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Contributi dal Mise per la produzione del vetro e della ceramica artistica di Murano

C’è tempo fino al 15 settembre per presentare domande di accesso ai contributi su costi bollette gas ed energia elettrica delle imprese di Murano, ma anche per incentivare progetti innovativi nella filiera della ceramica artistica.

Si tratta di una misura molto ristretta, tant’è che il perimetro di interventi è limitato alle imprese di Murano, per l’appunto. Chissà, però, se il Mise, dopo questo intervento “pilota”, penserà di estendere il perimetro, sconfinando e allargando la platea dei destinatari delle agevolazioni.

Intanto, in campo ci sono 10 milioni di euro destinati alle imprese della filiera della ceramica artistica e tradizionale e del vetro artistico di Murano, elargiti con due decreti diversi, disciplinanti le modalità di presentazione delle domande per richiedere contributi a fondo perduto destinati da una parte a ridurre i costi delle bollette di gas e dell’energia elettrica per l’anno 2022 di ambedue i settori, dall’altra alla realizzazione di progetti per la valorizzazione dell’attività della ceramica artistica e tradizionale, nonché della ceramica di qualità.

E quando si parla di ceramiche di qualità, in Sicilia un esempio virtuoso è rappresentato da Giacomo Alessi Ceramiche che vende in tutto il mondo opere d’arte ispirate alla tradizione e vere interpreti dell’innovazione.

Tornando alla misura in oggetto e ai due decreti da cui prende vita, il primo prevede che entro il 15 settembre 2022 le imprese del settore della ceramica artistica e tradizionale e del vetro artistico di Murano possono fare domanda per richiedere contributi a fondo perduto dedicati al pagamento di una parte rilevante delle bollette di gas e dell’energia elettrica di quest’anno. Per la misura è stato istituito un fondo presso il Mise con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro.

Il secondo decreto prevede, invece, che, a partire dal 1 giugno e fino al 7 luglio 2022, le imprese della filiera della ceramica artistica e tradizionale, nonché della ceramica di qualità (codice Ateco 23.41) potranno richiedere un contributo a fondo perduto, per importo non superiore all’80% delle spese totali ammissibili e comunque non oltre a 50 mila euro per singola impresa, al fine di realizzare progetti destinati a sviluppare piattaforme informatiche, tecnologie, ma anche favorire l’acquisto di nuovi macchinari. La misura è finanziata con 5 milioni di euro.

Non resta che attendere i prossimi passi che il Mise vorrà e potrà compiere in questa direzione, seguendo magari la “Rosa dei venti”, che ricorda come i punti cardinali siano quattro, Nord – Sud – Est – Ovest. Nessuno escluso.

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