Entra in campo una nuova misura per il sociale. Si tratta del bonus Sport, cioè un credito d’imposta dedicato a coloro che frequentano corsi Afa e cioè per l’Attività fisica adattata.

Nello specifico, si intendono gli esercizi per chi ha patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche, eseguiti in gruppo sotto la supervisione di un professionista specializzato, presso strutture non sanitarie come le palestre della salute.

Si tratta di corsi Afa svolti in palestre e piscine previa autorizzazione Asl, con il controllo di istruttori specializzati, e indirizzati a disabili fisici o pazienti affetti da patologie che comportano il rischio di disabilità fisiche. Sono attività non sanitarie, di supporto e prevenzione, svolti in gruppo, basati su programmi di attività fisica predisposti assieme a medici e rivolti alle persone di tutte le età che necessitano di adattamenti per partecipare alle varie forme di attività motoria.

L’obiettivo è favorire l’assunzione di sani stili di vita e preservare l’autonomia e il benessere della persona.

Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali relative alle medesime spese e potrà essere utilizzato in dichiarazione dei redditi relativa, in diminuzione delle imposte dovute.

Si attendono adesso dall’Agenzia delle Entrate le istruzioni per inviare la domanda, le scadenze, gli importi di spesa ammissibili e la percentuale di credito spettante rispetto al plafond, fissato in 1,5 milioni di euro per l’anno 2022, ed in proporzione alle domande che perverranno.

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