Fondo centrale di garanzia Pmi e garanzia Sace per pagare le bollette: il decreto Aiuti Ter ricorre a più strumenti per contrastare il caro energia, a favore della liquidità delle imprese.
GARANZIE SACE. In base al decreto Aiuti ter, possono essere concesse a titolo gratuito a fronte di finanziamenti con tasso di interesse che non superi il rendimento dei buoni del Tesoro poliennali (BTP) e il cui costo sia limitato al recupero dei costi e risulti comunque inferiore a quanto sarebbe stato richiesto dal soggetto o dai soggetti eroganti per operazioni con le medesime caratteristiche, ma prive della garanzia pubblica.
L’accesso gratuito alla garanzia Sace deve essere richiesto direttamente dai soggetti finanziatori indicando, sia in sede di richiesta che nel contratto di finanziamento stipulato, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari.
L’ammontare garantito del finanziamento può essere elevato fino a coprire il fabbisogno di liquidità per i successivi 12 mesi per le piccole e medie imprese e per i successivi 6 mesi per le grandi imprese, in ogni caso entro un importo non superiore a 25 milioni di euro, a condizione che il beneficiario sia classificabile come impresa a forte consumo di energia.
FONDO DI GARANZIA PMI. La garanzia gratuita si applica ai prestiti finalizzati a coprire i costi di esercizio per il pagamento delle bollette emesse nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022 e l’importo massimo del finanziamento garantito può raggiungere la soglia di 25 milioni di euro in presenza dei medesimi requisiti richiesti per le garanzie Sace.
I finanziamenti ammissibili sono quelli successivi all’entrata in vigore del dl 144-2022 e la copertura del Fondo di garanzia PMI può arrivare all’80% dell’importo dell’operazione finanziaria, a prescindere dalla fascia di appartenenza dei beneficiari.