09.06.20

Notizie

Via alla liquidazione del bonus affitti, più immediato se c’è l’accordo tra contribuenti e locatori

In tema di locazioni, il dado è tratto: dal 16 giugno i contribuenti potranno utilizzare in compensazione nel modello F24 il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda previsto dal decreto Rilancio. I contribuenti, qualora i locatori accettino, potranno anche decidere di cedere il credito “in conto canone”, scalandolo dall’ammontare dovuto, riducendo quindi la somma d’affitto prevista da contratto. Nel caso in cui l’ammontare del canone sia stato rideterminato per tener conto dell’attuale contingenza economica rispetto a quello originariamente pattuito, il credito d’imposta deve essere commisurato sul canone rideterminato. Condizione necessaria per poter fruire del credito è il pagamento del canone di locazione: quindi, in caso di mancato pagamento, la possibilità di utilizzare il credito d’imposta resta sospesa fino al versamento.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, indicando in un’apposita circolare i parametri della misura e, nello specifico, quali sono i soggetti beneficiari e requisiti richiesti per poterne beneficiare. La conditio sine qua non per beneficiare di un credito d’imposta nella misura del 60% è il calo di fatturato per gli esercenti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del decreto Rilancio (2019) e che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio scorsi una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente. Per quanti, invece, svolgono un’attività alberghiera o agrituristica stagionale, i mesi a cui collegare il credito d’imposta sono quelli relativi al pagamento dei canoni di aprile, maggio e giugno.

COME SI CALCOLA LA RIDUZIONE DEL FATTURATO? Il calcolo del fatturato e dei corrispettivi relativi, rispettivamente, ai mesi di marzo, aprile e maggio del 2019 e del 2020, deve essere eseguito considerando le operazioni effettuate nei predetti mesi, fatturate e certificate, che hanno partecipato alla liquidazione periodica del mese di marzo 2019 (rispetto a marzo 2020), aprile 2019 (rispetto ad aprile 2020) e maggio 2019 (rispetto a maggio del 2020), cui vanno sommati i corrispettivi relativi alle operazioni effettuate in detti mesi non rilevanti ai fini Iva. In dettaglio, per il controllo del requisito della riduzione, andranno quindi escluse le fatture differite emesse entro il 15 marzo e relative a operazioni effettuate nel corso dei mesi di febbraio 2020 e 2019, mentre andranno incluse le fatture differite di marzo 2020 e 2019 emesse entro il 15 aprile 2020 e 2019.

Le strutture alberghiere e agrituristiche, invece, non sono vincolate al volume dei ricavi e compensi registrati nel precedente periodo d’imposta. Requisito essenziale, in questo caso, è lo svolgimento effettivo della tipologia di attività. Sono compresi, quindi, anche coloro che forniscono alloggio di breve durata, contribuenti forfettari e agricoltori, mentre risultano esclusi gli esercizi di agriturismo il cui titolare non esercita abitualmente l’attività ricettiva.

“Ho aperto la mia attività nel 2019, a giugno. Non potendo dimostrare che ho subito un calo del fatturato non essendoci mesi precedenti di riferimento, avrò ugualmente diritto a usufruire del credito d’imposta sulle locazioni?”. A questo domanda, che ci è stata posta da un giovane imprenditore, che si trova nella fase di avvio della sua attività di b&b, non abbiamo potuto fornire risposta certa poiché l’Agenzia delle Entrate non ha ancora preso posizione a riguardo. La logica implica di supporre che, in assenza del rispetto della condizione del calo di fatturato, non potrebbero beneficiare del credito, ma ci si augura che, in sede di conversione del decreto, si possa porre rimedio, venendo incontro anche alle esigenze di nuovi imprenditori, annoverandoli pure come soggetti beneficiari del bonus affitti. Del resto, anche loro sono andati incontro alla perdita economica causa pandemia.

Ma come si è arrivati a questa disposizione? Leggi Abitazioni, botteghe e negozi: le locazioni immobiliari ai tempi del CoronavirusIn arrivo il Bonus affitti: meno 60% sulle locazioni per imprese e terzo settore .

Homepage > Notizie > Notizie > Via alla liquidazione del bonus affitti, più immediato se c’è l’accordo tra contribuenti e locatori